La terra delle Mille e una notte,
l’antica patria dell’incenso e della mirra, si rivela un’autentica
scoperta sospesa in una magica atmosfera intrisa di leggende: la costa
incontaminata con lunghe spiagge bianche dove le tartarughe depongono le
uova, il nord aspro e variegato fitto di castelli costruiti a picco sul
mare, e poi il sud, la magica terra dell’incenso nascosta tra le dune. È
qui, sulle alture di Dhofar, alle porte del deserto di sabbia più vasto
del mondo, che spuntano dal suolo alcuni alberi bassi, il legno torto come
un arbusto mediterraneo e le foglie spesse e dure come il cuoio. Il nome
scientifico di questi alberi è “boswelia sacra” dal quale si estrae un
profumo mitico, quella resina più preziosa dell’oro che molti millenni fa
cominciò a scorrere dall’Arabia Felix in fiumi di fragranza, imbevendo di
sé intere civiltà, che crebbero, prosperarono e morirono lasciandosi alle
spalle una scia di lingue, leggi e religioni diverse ma unite da un aroma:
l’incenso.
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